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Siete pronti per un viaggio tra torri, rocche e castelli, borghi incastellati, affascinanti dame e prodi cavalieri, battaglie gloriose e lungi assedi nella Piana di Lucca?
Della litigiosa e campanilistica Toscana medievale e rinascimentale, restano, parte integrante del panorama, numerose fortificazioni e borghi incastellati, paesaggi affascinanti della storia della Toscana, e la Piana di Lucca non è da meno.
Le poderose Mura rinascimentali della città di Lucca ne sono la più poderosa testimonianza e sono solo la conclusione di una storia vissuta “in difesa”.
La prima cinta muraria della città risale infatti all’epoca della fondazione ed è ancora riconoscibile nel suo tracciato, all’interno del complesso disegno urbanistico della città.
La seconda cinta di epoca medievale emerge con più decisione nell’intero lato est in corrispondenza dell’attuale via dei fossi con i torrioni della porta san Gervaso e, poco più a nord con quelli della porta di Borgo.
Le mura rinascimentali, scampate a molte vicissitudini e a pochi scontri militari, sono oggi il più originale dei parchi urbani, un anello di più di 4 chilometri sospeso a 12 metri di altezza sulla città abbellito da viali alberati di specie locali ed esotiche.
Oltre alla fortificazione lucchese, un articolato sistema di comunicazione fatto di torri, postazioni e altri castelli, fuochi e rifrazioni luminose, l'”Occhio di Lucca”, consentiva di proteggere tutta la pianura e spingersi oltre, insinuandosi nella Valle del Serchio, fino a raggiungere i possedimenti lucchesi.
Se amate le tradizioni, una visita a Lucca nei giorni di San Paolino e di Santa Croce sono quello che cercavate.
Ma non finisce qui. Sulle sommità delle colline, sugli sproni a rilievo sulla pianura, sulle strette che consentono l’accesso a questa piccola pianura, si ergono piccoli castelli e borghi fortificati che ricordano movimentate epoche passate e i frequenti scontri, personaggi cavallereschi e fascinose dame.
Due fortificazioni controllano la stretta che collega la pianura di Lucca a quella di Bientina. Sono il borgo fortificato di Castelvecchio di Compito su uno sprone del monte Pisano e la fortezza di Montecarlo, ricostruita e rinforzata più volte a testimonianza della posizione strategica tra la piana di Lucca e la Valdinievole. Più in basso, alle soglie di questo passaggio, l’Hospitale di Altopascio pure fu cinto da mura.
Volete fare un viaggio nel tempo? Dentro quelle stesse mura il borgo torna indietro, ai giorni del monastero, in occasione della festa di San Jacopo a luglio, durante il quale tutti i pellegrini vengono sfamati dal “calderon d’Altopascio” e monaci e cavalieri si aggirano per i cortili.
Sul lato opposto della pianura, verso la costa, a custodire la stretta di Ripafratta, c’è il piccolo borgo fortificato di Nozzano il cui nome è leggendariamente legato alla Grancontessa Matilde di Canossa. Poco più in alto, sull’altra sponda del fiume Serchio, gli fa da contrasto la pisana rocca di Ripafratta e una semina di torri di avvistamento, alcune dai nomi strani che evocano personaggi e storie locali sono ormai solo un pittoresco ma singolare elemento del paesaggio.
Dovrete percorrere sentieri profumati di corbezzolo delle colline lucchesi o punteggiate di orchidee sul Monte Pisano, ma alla fine raggiungerete questi piccoli pezzi di storia e sarete affascinati dalle loro storie indimenticate.